| Consolati, Eileen, sei in buona compagnia! Io sono ansiosa e insonne, figlia e nipote di ansiosi-insonni, e scambio puntualmente una colichetta d'aria o un dolore intercostale con un accenno di attacco cardiaco, dato che mio padre era cardiopatico ( e comunque è campato fino a 86 anni suonati ). leggendo le esperienze altrui con psicologi e psichiatri, io sono dalla parte dei farmaci, perchè spesso gli psicologi, a furia di elaborare, esaminare, ecc. ecc. (a pagamento ovviamente!!! ) ti portano a farti un sacco di seghe mentali su TUTTO, quando spesso la causa scatenante è un fatto concreto e ha bisogno solo di un trattamento il più immediato possibile affinchè non si aggravi. Io ho avuto la fortuna di avere un medico curante che ha capito sia la mia contrarietà ai farmaci inutili, che la mia predisposizione all'ansia. Subito dopo la mia separazione, che per me è stata un trauma, avendola subita (l'uomo che ti ha giurato amore eterno, non riuscendo ad annientarti psicologicamente, ti costruisce addosso un castello di accuse per sentirsi giustificato a lasciarti, solo perchè non ha le palle per dirti "non sono più innamorato, scusa ma è così"...), la prima cosa che ho fatto è rivolgersi al mio medico, che ha subito collegato la mia ansia e la mia insonnia, o meglio, il loro peggioramento, al trauma subito, e non ha parlato di psicologi o psichiatri, ma mi ha dato l'En e il Lendormin, e ti assicuro che dopo un paio di settimane ero già migliorata molto. Quindi, farmaci SI, se fanno effetto e sono necessari, così come prenderesti un antibiotico per un'infezione. Questa è solo la mia opinione, ovviamente! In casa mia, vista la mia tendenza, un flaconcino di En c'è sempre, e...quando ci vuole, ci vuole! Senza vergogna!
|